Cultura – Successo per il dibattito “Narcisismo e relazioni tossiche”.

Napoli, Sala Loggia del Maschio Angioino – Si è svolto il 28 ottobre l’evento riguardante il dibattito “Narcisismo e relazioni tossiche”, organizzato dalla cantautrice partenopea Giovanna Ferrara.

È un’iniziativa per far luce su un particolare e toccante tema davvero importante: il narcisismo. Non sono mancati come da scaletta del programma, suggestioni e grandi prospettive dopo gli interventi degli ospiti. Per delle relazioni tossiche che hanno un impatto sociale e culturale.

Il termine “narcisismo” negli ultimi tempi è diventato parte del linguaggio comune, associato a comportamenti manipolatori – come sottolinea l’Avvocato Gennaro Demetrio Paipais.

Il narcisista cerca continuamente l’attenzione, un bisogno estremo di controllo, partendo dal cellulare, passando ai vestiti, gli amici. In particolar modo si tratta di quei segnali, che il partner riscontra e che conferisce con la propria vittima.

Manipolatore, ovvero colui che offusca la vittima, manipolando anche la realtà facendo sentire l’altro in colpa di cose che neanche ha compiuto.

Ad esempio, anche l’andare a prendere il caffè sia un concetto di infedeltà e di inadeguatezza – come sottolineato da Giovanna Ferrara nel suo brano.

Il narcisista cerca in tutti i modi l’amore da qualche altra parte, l’approvazione che non ha avuto nel proprio contesto familiare da parte di terzi. Ovvero lo fa e lo cerca in persone sbagliate. Il narcisista svuota in tutto e per tutto, continuamente la vittima.

Mancanza di fiducia verso le stesse percezioni Ricostruzione del sé – valori, interessi, hobby, perdendo la propria identità, il proprio valore. Si tratta di un cosiddetto “amore non sano”. Viviamo in una società dove è difficile essere sé stessi.

Si fa riferimento ad una violenza soprattutto psicologica, che si subisce. E le donne in questo caso, si sentono in colpa per il loro status pensando che siano realmente sbagliate, invece di far subito riferimento al concetto di manipolazione da parte dell’altro. Per quanto riferito, occorre partire dal basso nel fare dei percorsi per visualizzare gli strumenti narcisisti per dare loro le giuste risposte per poi combattere e venirne fuori come l’ha fatto stesso Giovanna.

Le donne devono poter conoscere le armi, che hanno a loro volta a disposizione.

“Mi è capitato di non sapere di trovare una persona narcisista che mi ha fatto del male” – sottolinea la cantautrice.

Determinate cose debbano partire dal basso? «Dalle scuole per stabilire abitudini e comportamenti sbagliati. Gli enti comunali dovrebbero fare la loro parte attraverso l’utilizzo di strategie necessarie per ridurre al massimo, minimizzare questo difficile fenomeno».

Reati associati comportamenti devianti commessi da un narcisista 

«Potremmo dire che ognuno di noi ha una parte narcisista che può essere ad un certo punto, svelata. Passando poi al confine tra narcisismo psicologico, e non solo».

Le relazioni come sono passate nel tempo, e il narcisismo come è cambiato nel tempo? «Viviamo in una società molto individualista. La chiave di una relazione sana è stare bene. Il narcisismo parte da un gradiente sano fino ad arrivare ad uno patologico e maligno, tendendo ad esercitare una potenza grave».

Vi è quell’assenza di empatia, e continua voglia di stare al centro dell’attenzione.

Iniziato in musica si termina in musica con il Maestro Carlo Morelli, che dirige i cori al Teatro San Carlo nella città di Napoli, che a sua volta sottolinea: «Giovanna Ferrara ha talento e grande sensibilità oltre ad essere un’artista. Infatti siamo andati nelle carceri a portare la musica. Il problema è culturale. L’evento culturale da lei diretto, porta il sigillo di Caravaggio nella locandina. Proprio perché era profondamente innamorato di sé stesso, affogato nella sua stessa immagine».

Il Maestro Carlo Morelli, aggiunge: «L’arte ha un ruolo fondamentale, sofferma. Quando studiavo Gabriele D’Annunzio, ed anche altri autori, c’è un uomo che si installa in noi stessi. Omero, L’iliade ci insegna quanto l’arte la poesia, la cultura, fanno da connessione».

Restando sul tema del narcisismo, afferma che la famiglia molto spesso non assorbe più ad un ruolo ma il tutto è dettato da dispositivi elettronici. Il problema è sostanzialmente filosofico.

Giovanna all’interno del brano Narcisita ha dato la sua visione, che diventa poi la visione di tutti». Società che sta cambiando «Sono davvero tanti i fattori».

Le parole di Giovanna Ferrara: «Vorrei ringraziare tutti quanti che sono stati presenti partendo dal Maestro Carlo Morelli, facente parte del coro giovanile del Teatro San Carlo, l’Avvocato Gennaro Demetrio Paipais, che ci ha permesso di organizzare il dibattito, oltre alle ospiti – la Dottoressa Antonella Formicola, Criminologa, l’Avv. Miriam Marino, la Dottoressa Martina Narducci, e quanti sono stati presenti oggi, vorrei ringraziare di cuore ognuno di voi per esserci stati».

La giovane cantautrice sul finale dell’evento-culturale, recita al gran pubblico: «Buona musica: ricordatevi che siamo di noi stessi!».

Accedendo da qui troviamo il singolo “Narcisista” prodotto dalla stessa Giovanna, e che giorno dopo giorno sta ottenendo sempre più riscontri positivi:

Produzione artistica: Entihey. Regia e montaggio: Vincenzo Improta. Assistente set: Antonio Vasto. Rec, mix e master a cura di Rvsh.

Per la realizzazione del videoclip: Alessandra De LucaValeria AscioneClaudia CapuanoIvan Scandurra. Trucco: Nunzia Capuozzo.