Giunge l’inverno e dà i suoi primi segnali climatici, lungo la Penisola.

Una fitta ed intensa nevicata ha interessato il Cuore Verde d’Italia, con il centro storico del capoluogo umbro. Perugia è un comune di oltre 161 mila abitanti, capoluogo dell’Umbria. Rifondata dagli Etruschi, è stata una delle grandi lucumonie dell’Etruria sotto il nome di Perusna. Ancora oggi è visibile in molti punti, la cinta muraria etrusca originaria, che racchiude il Colle Landone e il Colle del Sole, sui quali regge l’acropoli.

L’ampio centro storico, adagiato asimmetricamente su una serie di alture collinari, conserva un armonioso aspetto medievale e presenta, a partire dal 1950, una continuità con i nuovi quartieri sorti nelle aree pianeggianti, oltre a numerose frazioni diffuse sul vastissimo territorio comunale. È patria di artisti come Pietro di Cristoforo Vannucci noto come il Perugino, Bernandino di Betto noto come il Pinturicchio, Galeazzo Alessi, Vincenzo Danti, Guglielmo Calderini, Gerardo Dottori.

Soprattutto durante il Rinascimento italiano, la città è stata meta di importanti personaggi appartenenti alla formazione artistica come Raffaello Sanzio, Pietro Aretino, Piero della Francesca, Luca Signorelli. Il matematico ed astronomo Ignazio Danti, diede i natali alla città. Rivoluzionò la cartografia moderna, passando dal calendario giuliano a quello gregoriano.

Perugia è polo culturale, produttivo, direzionale della regione e meta turistica a livello internazionale. È città d’arte ricca di storia e monumenti.

L’Università degli Studi di Perugia è una delle più antiche d’Italia (1308).

Inoltre, è anche la sede della seconda accademia più antica della Penisola, ovvero l’Accademia di belle arti Pietro Vannucci (1570), sede di una tra le prime biblioteche pubbliche, la Biblioteca Augustea del 1592.

Il centro storico di Perugia si adagia su un sistema collinare all’altezza di 450 metri sopra il livello del mare. La città storica è prevalentemente allungata sui crinali, con un asse maggiore di 3 km tra Monte Ripido, a nord, e un asse minore di 1,5 km tra San Francesco e Monteluce.

I quartieri storici sono Porta Sole, Porta Sant’Angelo, Porta San Susanna, Porta Eburnea e Porta San Pietro, alla quale corrispondevano per secoli gli spicchi del territorio. Ogni quartiere si sviluppa attraverso una strada principale oppure un Corso, dove campeggiano campanili, chiese, oratori, palazzi gentilizi, abitazioni. 

Perugia è situata nell’entroterra dell’Italia centrale, nel punto più largo della Penisola.

L’acropoli perugina è costruita su due colline: il colle del Sole e il Colle del Landone. La massima depressione tra le due, si estende dal fosso di Santa Margherita a est, al fosso della Cupa a ovest. Gli Etruschi avevano scelto quest’area, in quanto era ricca di acqua. Il territorio fa parte della Valle del Nestore, una vallata situata in Umbria nelle provincie di Perugia e Terni, originata dal fiume Nestore, da cui origina il nome.

Il comune è bagnato dal Caina, dal Genna, dal Nestore, e dal Tevere, che a Marsciano (Perugia), raccoglie le acque del Nestore, in cui confluiscono il Genna e il Caina. 

Le origini del nome della città “Perugia”, furono riconducibili al primo villaggio umbro, nucleo iniziale, successivamente rifondata dalla minoranza etrusca che si unì ai primi abitanti. I primi insediamenti risalgono al XI e X secolo, con la presenza di villaggi nei pressi delle falde inerenti all’altura perugina e a partire dal VIII secolo, anche dalla sommità del Colle da dove sorge, la città.

Perugia diventò una delle più importanti città etrusche ed una delle dodici lucumonie (città-Stato etrusche), dotandosi nel IV secolo a.C. di una città muraria, tutt’oggi ancora visibile.

Simboli caratteristici di Perugia sono il grifo e il leone. 

Lo stemma della città è costituito da uno scudo rosso coronato turrito, a cui è sovrapposto un grifone e coronato d’oro.

A Perugia, troviamo la “Fontana Maggiore”, uno dei principali monumenti della città.

È il punto terminale dell’acquedotto medievale.

Fu costruita per celebrare l’arrivo dell’acqua, in città. “L’Arco Etrusco”, è la più grande e monumentale delle porte di accesso alla città vecchia. 

La “Rocca Paolina”, costruita tra il 1540 e il 1543 per volere di Papa Paolo III, ha rappresentato sino al 1860, il simbolo del potere sull’antico comune.

Poi un progetto di Antonio da Sangallo il Giovane, la fortezza si estendeva in origine da Piazza Italia a largo Cacciatori delle alpi. Ad oggi, la “Rocca Paolina” è attraversata da un percorso di scale mobili che collegano Piazza dei Partigiani a Piazza Italia, in centro. Su parte delle sue rovine, è stato edificato il Palazzo della Provincia e della Prefettura. 

“L’acquedotto medievale della Fontana Maggiore”, fu un’opera idraulica costruita a partire dal 1524 per condurre appunto l’acqua da monte Pacciano alla Fontana Maggiore. Un tratto che attraversa all’interno della città, costituito da un ponte è stato trasformato in un percorso pedonale pensile. 

La “Fontana di Nettuno” è ubicata nei Giardini Rosa e Cecilia Caselli, di Viale Indipendenza. E’ composta da una vasca ottagonale, dove suo centro si erge una colonna che sostiene una conca in cui esce il busto di Nettuno, in bronzo.

Perugia presenta due cinte murarie. Le mura etrusche risalgono al IV e III secolo a. C., costruite con uno sviluppo complessivo di circa 3 km.

La seconda cerchia di mura, di età medievale, raggiunse lo sviluppo di circa 9 km. 

Il “Palazzo dei Priori”, è uno dei migliori esempi di palazzo pubblico dell’età comunale. Sorge in Piazza IV Novembre, a Perugia centro.

Si estende lungo Corso Vannucci fino a Via Boncambi. Fu edificato nella sua parte originaria tra il 1293 e il 1297, poi con due aggiunte medievali, fino al 1443.

“Corso Vannucci”, è la strada principale di Perugia.  Secondo l’antico aspetto viario etrusco-romano, ricalca il percorso nord-sud, che unisce il Colle del Sole al Colle Landone.

A partire dalla seconda metà del Novecento, con la rimozione del tram e la chiusura al traffico veicolare, il Corso è diventato completamente ad isola pedonale.

“Via dei Priori”, corrisponde al decumano romano e conduce fino alla Porta Trasimena, e alla via regale di Porta Sole.

I fiocchi di neve hanno formato su tetti, strade, e sul centro cittadino un perfetto scenario, davvero suggestivo.