Televisione – Paolo Conticini, si racconta a “I Fatti Vostri”.

Paolo Conticini è un attore, conduttore televisivo ed ex modello, originario di Pisa.

Ha conosciuto Christian De Sica all’età di 23 anni. Lavorando numerose volte con lo stesso De Sica, Paolo debutta come attore sia per il cinema che per la televisione, nei cinepanettoni come “Vacanze di Natale ‘95”, “Vacanze di Natale 2000”, “Natale sul Nilo”, “Natale in India”, “Natale a Rio”, “Natale a Beverly Hills”.  Ha partecipato alla miniserie tv “Attenti a quei due” e a “Un’estate ai Caraibi”, sempre nell’anno 2009. Con Veronica Pivetti fa parte del cast di “Provaci ancora prof!” in qualità di commissario-vice questore Gaetano Berardi.

Ha presentato lo Zecchino d’Oro con Veronica Maya nel 2008 e nel 2009. Due anni dopo, nel 2011, ha preso parte alla serie tv “Come un delfino” con Raoul Bova e alla settima e ottava stagione di “Un medico in famiglia”. Nello stesso anno, fa parte del cast di “Lasciami cantare!”. A settembre del 2011, partecipa alla soap televisiva “Anna e i cinque” con Sabrina Ferilli.  Paolo ha partecipato alla seconda edizione di “Tale e quale show”, tra il mese di settembre e ottobre del 2012, partecipando al torneo finale tra le due edizioni. Il 25 e 29 novembre del 2014, ha presentato ancora una volta insieme a Veronica Maya lo “Zecchino d’Oro”. Nella stagione 2015/2016 con Serena Autieri è stato a teatro per lo spettacolo “Vacanze romane”. Nel 2020, Paolo Conticini ha preso parte alla quindicesima edizione del programma “Ballando con le Stelle”, accompagnato dalla ballerina Veera Kinnunen.

A partire dal 4 ottobre del 2021, un anno dopo, sul canale Nove ha debuttato come conduttore per il programma “Cash or Trash – Chi offre di più”? A dicembre dello stesso anno, tornò insieme a Francesca Fialdini alla conduzione dello Zecchino d’Oro. Nel 2022 Paolo Conticini ha vinto la terza edizione de “Il Cantante mascherato”, nei panni della machera – la “Volpe”.  Successivamente ha preso parte alla seconda edizione del “Natale e quale show” e a “Tale e quale Sanremo”, per la prima e seconda edizione, ritornando in qualità di ospite a Tale e quale show”, affiancando Gabriele Cirilli e Francesco Paolantoni. Poco dopo, è tornato ad interpretare e far parte della prima stagione di “Un professore” e di “Cuori” e poi, in “Gloria”.

Così si racconta Paolo Conticini, ospite della puntata de “I Fatti Vostri”, andata in onda giovedì 27 marzo su Rai 2 – programma condotto dal giornalista Tiberio TimperiAnna Falchi e Flora Canto, intervista eseguita dallo stesso Tiberio: 

Non ti sei fatto mancare nulla: teatro, cinema, televisione. Però tutto ha un inizio preciso, a Pisa. Che cosa accadde davanti alla palestra? «Mentre finivo un corso di aerobica alle mie allieve, andai sulla porta della palestra e in quel momento passò una persona che mi diede un biglietto da visita, chiedendo se avrei voluto partecipare ad un concorso di bellezza. Ero combattuto tra me, fin quando decisi di accettare. Ho conosciuto tante persone, che poi mi hanno permesso di arrivare a Roma e di partecipare a due provini, di cui uno andò male mentre l’altro andrò per il verso giusto, per la regia di Christian De Sica e si chiamava Uomini, uomini, uomini».

Fiction Rai del 2002: “Lo zio D’America”. Da piccolo che cosa volevi fare? «Avrei voluto fare tante cose. Per esempio, il veterinario. Ma la cosa principale era proprio quella di essere indipendente».

Non solo recitazione. Per esempio te la sei cavata molto bene, a “Tale e quale show” da Carlo Conti. La passione per la musica come nasce? «Nasce senza alcun dubbio da mio nonno Alvaro. Mi portava a caccia e pesca quando ero piccolo e, cantava sempre. Conosco tutte le canzoni un pò di quel tempo».

Tuo nonno come ti aveva soprannominato? «Mio nonno mi chiamava “ruffamondo”, perché facevo tante cose ma non portavo nulla a termine. Non appena ne terminavo una ero già pronto per iniziare di una nuova».

Alla fine hai trovato la tua strada. A proposito di musica nutri una sana passione per uno dei gruppi storici: I Pooh. E quando è nata? Una canzone in particolare di loro, che ti affascina maggiormente? «Da sempre. Ce ne sono tantissime che mi piacciono, ma credo che quella più rappresentativa dei Pooh è “Chi fermerà la musica”. 

Per chiudere il cerchio della tua abilità artistica, c’è Ballando con le Stelle nel 2020… «Vorrei salutare per l’occasione Veera Kinnunen, che ha ballato con me durante quella edizione».

Mamma e papà cosa sognavano per Paolo? «A mamma le stava bene tutto, papà invece, voleva che trovavo una sistemazione più sicura. E in quel momento quando poi c’è stata un bivio stando facendo un concorso nei pompieri, fatto che l’ho raccontato tante volte, dovevo superare delle prove ma stava giungendo nella direzione giusta, fin quando non passò quel signore alla palestra dove lavoravo e dissi a mio padre, voglio fare l’attore. Stando in silenzio, mi fissò l’occhio destro».

Sei un accumulatore seriale? «Sì, perché non mi piace buttare le cose. Specialmente quelle che ricevo quando svolgo le tournée a teatro, per esempio, il pupazzetto, la letterina, la cornice. Quelli finisco tutti a casa. Poi c’è un tacito accordo con mia moglie che le fa sparire ed io faccio finta di non vederlo. E quindi in questo caso, si va a casa e si ripulisce».

Ma c’è un oggetto che non ti separeresti mai? «Assolutamente sì! C’è un oggetto, si tratta di un peluche si chiama Gigi che era stato regalato a mio fratello, che a sua volta non l’ha mai voluto e, l’ho preso stesso io. Ad oggi, ce l’ho ancora nella mia camera».

Quel signore che passò davanti alla palestra, l’hai poi più rivisto? «No. Credo che si chiamava Gigi». Grazie Paolo Conticini!

Paolo Conticini, si racconta a “I Fatti Vostri”