Calcio – Italia, pareggio ottenuto per 0-0 contro l’Ucraina: gli azzurri soffrono ma trovano il pass ad Euro 2024.
Sul campo neutro della “BayArena” di Leverkusen valevole la decima ed ultima giornata per le Qualificazioni di calcio ad Euro 2024, è pari prezioso contro l’Ucraina. Ebbene sì, l’Italia vola direttamente ai prossimi campionati europei. L’Ucraina inizia la partita con un 4-1-4-1: Trubin, Konoplya, Mykolenko, Svatok, Zabarnyi, Stepanenko, Tsygankov, Mudryk, Sudakov, Zinchenko, Dovbyk. L’Italia risponde con uno schieramento 4-3-3: Donnarumma, Dimarco, Di Lorenzo, Buongiorno, Acerbi, Barella, Frattesi, Jorginho, Chiesa, Zaniolo, Raspadori. Primo tempo – Ammonizione per trattenuta indirizzata a Buongiorno, al 7’. Dopo un buon inizio dei padroni di casa mettendo pressione oltre alla metà campo difesa da Donnarumma, gli azzurri fanno valere il proprio fraseggio. Si rendono pericolosi al 30’, Davide Frattesi fa partire un tiro, ma il portiere ucraino Trubin respinge con una prodigiosa parata. Si procede in fase di equilibrio. Senza concedere minuti di recupero, la prima frazione si conclude sullo 0-0. Secondo tempo – Al 46’ Scamacca subentra a Raspadori. Calcio d’angolo ottenuto dall’Italia, al 51’. Il tiro a giro di Chiesa, termina al lato. Giunge una super parata di Gianluigi Donnarumma su disattenzione della retroguardia azzurra (64’). Cambio obbligato per gli azzurri: fuori Zaniolo e dentro Politano. Spalletti opta anche per un altro cambio, allo stesso minuto (71’). Federico Chiesa ha speso tanto percorrendo chilometri sulla fascia. Il tiro di Sudakov è centrale, facile presa per Donnarumma, all’88. Sono cinque i minuti di recupero concessi nella ripresa. Quando siamo arrivati al terzo (93’), Mudryk va a terra dopo un contatto in area, che non viene sanzionato dall’arbitro. Alle tre sostituzioni effettuate dall’Ucraina (due al minuto 86’ ed una, al 91’), per gli azzurri Matteo Darmian entra al posto di Matteo Politano. La squadra di Luciano Spalletti ha sofferto un pò il fraseggio dei giallo-azzurri, ma mantengono il punteggio in perfetta parità. Di un match equilibrato e molto tattico, in cui entrambe le formazioni si sono studiate per bene a vicenda e, arrivati al triplice fischio finale sul risultato finale di 0-0, è grande gioia per Donnarumma & Compagni. Il pareggio consente all’Italia di raggiungere quattordici punti in classifica e, difatti mantenere quella seconda posizione, che vale il pass ad Euro 2024. L’Ucraina invece, per cercare il passaggio è costretta ai playoff.
Ecco le parole dei protagonisti, ai microfoni Rai al termine della sfida. Gianluigi Donnarumma, portiere e Capitano dell’Italia: Siamo contenti. Arriviamo dove meritiamo di essere, grazie al Mister siamo tornati. Ora andremo lì, per giocarci le nostre chance. Sofferenza negli ultimi 20 minuti Ringraziamo tutti i nostri tifosi e, che ci hanno dato un’ottima spinta nella fase finale. È una grande emozione».
Luciano Spalletti, Commissario Tecnico: «Nel calcio alcun risultato è scontato. La partita è poi diventata più fisica. L’Ucraina ha fatto vedere di essere compagine ben attrezzata e, di metterci del filo da torcere. Stavamo tutti quanti inseguendo questo stesso obiettivo».
Davide Frattesi, centrocampista: «Sapevamo che se non riuscivamo a sbloccarla nei primi 65 minuti sarebbe stato poi difficile, ma siamo stati bravi a controllarla. L’Europeo è un percorso così importante. Andremo lì per poter ripetere quanto fatto nel precedente».
Federica Chiesa, attaccante: «Sono felicissimo per aver raggiunto questa qualificazione. Avevamo tutti contro, ma ce l’abbiamo fatta. Ancora posso dire, che abbiamo avuto due occasioni nel primo tempo, che ci avrebbero consentito di metterla in discesa. Era importante sia per noi, che per tutto il movimento calcistico italiano. Ora andiamo a giocarci un altro Europeo, da Campioni in carica».
Sostituzioni: 5-5. Ammonizioni: 1-1. Espulsioni: 0-0. Calci d’angolo: 4-9. Minuti di recupero: 5’ concessi nel secondo tempo. Totali: 5’
Impianto: “BayArena” di Leverkusen
Buongiorno 7 Chiesa 7,5
Luciano Spalletti 6,5 – Rebrov 6
