Cultura – Il Corteo Storico di San Leucio, andato in scena domenica sera 29 giugno 2025, un evento che celebra la storia e le tradizioni della Real Colonia di San Leucio, ha attraversato le vie principali del rione di San Leucio ed ha visto grande partecipazione di pubblico.

L’evento, organizzato dall’Associazione Corteo Storico e dalla Pro Loco Real Sito di San Leucio, vede la partecipazione di figuranti in costume che rievocano scene di vita, mestieri e antiche tradizioni della comunità leuciana. Inoltre l’evento è un’occasione per scoprire la storia e l’anima della Real Colonia, attraverso le sue tradizioni, i suoi mestieri e la vita quotidiana del tempo. 

La partenza del corteo, ovvero l’apertura del cancello, è preceduta dal rullo dei tamburi e dallo squillo delle trombe. Subito dopo sfilano le tavole dello Statuto di San Leucio, codice di leggi redatto da Antonio Planelli ed entrato in vigore nella Colonia nel 1789; è considerato uno dei vertici del despotismo illuminato del regno di Ferdinando IV di Borbone per l’interpretazione degli ideali di uguaglianza economica e sociale degli abitanti di San Leucio, con particolare attenzione al lavoro e alla condizione femminile.

Intorno alle 20:50, mentre si fermano le musiche e le danze, il Corteo muove i suoi primi passi. Due trombe davanti al cancello d’ingresso del Belvedere annunciano l’inizio della sfilata. Dal piazzale il Corteo procede e si ferma davanti alla Chiesa di San Ferdinando Re, dove c’è una scultura nel timpano realizzata da Don Battista Marello. Lì due banditori declamano le “delizie” di Caserta (le migliori architetture cittadine, tra cui la Reggia e la Real Colonia) nell’italiano dell’epoca (prese da un volume di Ferdinando Patturelli del 1826) e Maria Rosaria Iacono, vice presidente dell’Associazione Italia Nostra, racconta i “quadri”, ovvero i gruppi di figuranti all’interno del Corteo, al loro passaggio. Si prosegue lungo Via del Setificio, poi si svolta a sinistra per Via Vaccheria e si scende costeggiando le fino ad arrivare alle due fontane che si trovano in via Antonio Planelli proprio di fronte alla porta di ingresso del Complesso. Qui due pretendenti si sfidano in una serenata a botta e risposta, con musiche di Alberto Negro, chiedendo la mano dell’amata che si trova sul balcone.

Successivamente si procede a uno dei momenti più solenni del Corteo, l’apertura dei cancelli della Colonia per permettere l’entrata ai “forestieri”: la scena si svolge a circa venti metri dalla porta, dove l’Amministratore chiama uno dei cinque Seniori e gli consegna la pergamena della Colonia con il seguente testo che viene letto da due banditori posizionati sui balconi delle case dei due quartieri “gemelli” San Carlo e San Ferdinando: “Nella rara cornice di un’architettura neoclassica, San Leucio, per volontà di Ferdinando IV, esperta nell’arte della seta, vede i suoi figli vestire in Corteo damaschi, lampassi e broccati da loro abilmente tessuti. I numerosi turisti accolti con maggiore senso di cordiale ospitalità, i predetti artigiani e gli imprenditori serici radunati in convegno per rievocare il singolare ordinamento sociale della vagheggiata Ferdinandopoli. Si aprono i cancelli, fedeli custodi di leggi illuminate e degli arcani segreti del tessere, mentre il Re si confonde tra la sua gente agli esteri quest’oggi è dato di entrare liberamente nel geloso recinto dei setaioli e sentirsi abitatori della Real Colonia che tutti dicono città ideale”. A questo punto si può procedere all’apertura dei cancelli, eseguita dall’architetto Collecini con la chiave consegnatagli su un cuscino da un paggetto. Durante l’apertura l’orchestra suona l’Inno del Re di Giovanni Paisiello (1787), che è riprodotta in due versioni a seconda delle edizioni: o la versione originale che è solo strumentale, oppure la versione di Riccardo Pazzaglia (storico, scrittore, drammaturgo e attore) che negli anni Cinquanta ha scritto il testo.

Segue l’Amministratore della Real Colonia con Dama e Segretario, i “Seniori” (i cinque magistrati del popolo) nel caratteristico abito leuciano maschile, i dipendenti della Fabbrica della Seta con il Direttore e le altre maestranze, che portano grandi drappi di seta pregiata, i contadini con la Cassa di Carità (istituita dal Codice per i lavoratori insieme al Fattore e al Cacciatore, Musici e Ballerini, il Parroco con i suoi assistenti, una coppia di Sposi a Pentecoste, gli allievi e le allieve della Scuola Normale, la scuola interna alla Colonia che garantiva ai figli delle famiglie operaie l’istruzione, altri figuranti in abiti leuciani, il Razionale, gli Ambasciatori e infine il Re e la Regina con la corte. Ciascun gruppo è preceduto da una fanciulla o da un fanciullo in abiti leuciani, l’abito caratteristico del corteo, recante in mano un cartello con il nome del personaggio storico o del gruppo che presenta. A seguire il Corteo scende verso Piazza della Seta e risale fino all’Atrio Inferiore della Parrocchia San Ferdinando, dove alcune giovani contadine ballano la tarantella agitando nell’aria una coperta di seta per comunicare che la raccolta del grano ha dato buoni frutti. A seguire musica e canti della tradizione popolare leuciana, con lo sfondo unico dei figuranti.

Passo dopo passo, operai, contadini, Dame e cavalieri, il Re e la Regina con la rispettiva corte hanno scandito il metronomo della serata rievocando la vita di corte dei Borbone, durante il regno di Ferdinando IV. Gli occhi e il cuore seguono un filo conduttore ben preciso, condito da storia, eleganza, fascino, dove l’identità culturale regna fortemente.

La sfilata storica ha attraversato le strade dell’antico borgo borbonico, mantenendo centrale la sopraccitata identità culturale e delle tradizioni. Il Corteo è un omaggio alla lungimiranza di Ferdinando IV di Borbone, che volle creare proprio a San Leucio una società basata sul lavoro, l’educazione e la parità tra i suoi membri, specialmente nell’ambito della produzione della seta. Si tratta di una manifestazione dove di volta in volta, consente di dare un’opportunità per immergersi nella storia e nell’atmosfera unica di San Leucio.

Corteo Storico della Real Colonia di San Leucio. Ecco di seguito una fotogallery

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