Cultura – Promosso e finanziato dal Comune di Napoli, nell’ambito di Napoli Città della Musica, il progetto NeWMAlab volge al termine dopo un percorso formativo iniziato lo scorso settembre con i laboratori di danza e musica.

Percorso che si concretizza in uno spettacolo teatrale dal titolo “Noi Altre Cenerentole”, andato in scena giovedi 12 dicembre, alle ore 20:30, presso il Teatro Bolivar, in via Bartolomeo Caracciolo detto Carafa, 30 (quartiere Materdei di Napoli).

Lo spettacolo è stato a ingresso libero, tramite prenotazione obbligatoria attraverso i canali ufficiali dell’associazione Le Kassandre, e si avvia al sold out.

“Noi Altre Cenerentole” è un evento di grande rilevanza socio-culturale: rappresenta il culmine del progetto NeWMALab (Neapolitan World Music and Arts Lab) e non è solo una rivisitazione della celebre fiaba, ma un viaggio musicale che esplora e rielabora il tema della femminilità attraverso le storie di donne che, pur provenendo da contesti diversi, si ritrovano unite in un percorso di crescita personale e artistica.

Sotto la direzione di Elisabetta Riccardi e a cura dell’associazione Le Kassandre, il progetto ha dato vita a un concerto-spettacolo che mette in luce le molteplici sfaccettature del sentirsi donna nel mondo contemporaneo. L’originalità di “Noi Altre Cenerentole” risiede nella sua capacità di trasformare l’immagine tradizionale della fiaba, arricchendola con nuove narrazioni che parlano di empowerment femminile, inclusione sociale e sorellanza, tutto in chiave world music. Attraverso il canto e la danza, un gruppo eterogeneo di donne, diverse per età, origine culturale e storie di vita, ha sperimentato un processo di “ritrovo” che ha permesso loro di condividere esperienze e creare un forte legame di solidarietà.


In continuità con l’impegno ventennale dell’Associazione Le Kassandre nel contrasto alla violenza di genere, il progetto NeWMALab ha coinvolto donne utenti dei centri antiviolenza e donne provenienti da altri paesi, ma che vivono a Napoli, offrendo uno spazio di espressione e di condivisione. 

Per le partecipanti ai laboratori, molte delle quali, come le utenti del centro antiviolenza gestito dall’associazione Le Kassandre presso la IV e la VI Municipalità, provenienti dalle periferie, ha rappresentato anche un’importante occasione per entrare in contatto con alcuni luoghi caratteristici del centro storico dedicati alle arti performative come Auditorium Novecento, Coffee Brecht e Trial Music Lab. 

Un progetto che ha mirato a far sentire appieno “cittadine” le partecipanti, a prescindere dalla provenienza geografica, ma soprattutto protagoniste della propria storia personale e culturale, contribuendo a un racconto collettivo che celebra la resilienza e la forza femminile.

L’evento del 12 dicembre non è stato solo un momento di spettacolo, ma un’opportunità per riflettere sulle tematiche sociali attuali e per sostenere un dialogo aperto sulla condizione femminile. 

Con oltre 60 donne iscritte ai laboratori (e 25 in scena) provenienti da Sri Lanka, Bielorussia, Polonia, Somalia, Bolivia, Ucraina, Russia, Tunisia e Italia, saranno in 40 a salire sul palco guidate dalla regista Antonella Monetti, con le coreografie di Diana Magri, la direzione musicale e gli arrangiamenti di Ciro Riccardi, la direzione del coro di Tatsiana Liavusik, costumi e la direzione del palco di Maica Rotondo e il prezioso contributo delle artiste Annalisa Madonna, DubMarta e della Bagarija Orkestar (Ciro Riccardi, Sergio di Leo, Joe Zerbib, Marcello Squillante, Antonino Anastasia, Denise Di Maria, Bruno Belardi).

La scrematura del cast ha formato un coro multietnico composto da: Alia Mejri (Italia-Tunisia), Cinzia Barese (Italia), Hélena Lo Chiatto (Italia), Laiz Villarroel Rojas (Bolivia), Maria Betteghella (Italia), Monica Andreassi (Italia), Natalia Mymrina (Russia), Olga Razumnova (Russia), Patrizia Pinto (Italia), Rocio Elena Vasquez Cespedes (Perù), Shukri Khalif Abdulle (Somalia), Tatsiana Pumpuleva (Bielorussia); un corpo di danzatrici formato da: Tusha Nilmini Melagoda Gamage (Sri Lanka), Gaia Piatti (Italia), Giovanna Miletto (Italia), Inna Kyrylyuk (Ucraina), Margherita Agliarulo (Italia), Melania Di Gennaro (Italia), Monica Viele (Italia), Patrizia Romano (Italia), Simona Manna (Italia) e Valeria Senise (Italia).

Le operatrici dell’associazione Le Kassandre sono: Elisabetta Riccardi, Fabrizia Fusco, Federica Olivares, Irene Colonna, Luisa Di Monda, Alessia Vastarella, Laura Ruocco, Clara Fargnoli, Marianna Hasson, Giovanna Casini.

“Napoli Città della Musica non è solo spettacolo, ma anche inclusione, solidarietà, crescita condivisa. Con NeWMALab abbiamo scelto di partire dall’universalità della musica per promuovere il valore della diversità e il mutuo rispetto, invitare alla libera espressione di sé attraverso l’arte, contrastare ogni forma di violenza o discriminazione. Un impegno che caratterizza la proposta culturale dell’Amministrazione comunale, che supera l’intrattenimento per creare occasioni di riflessione e nuove strade per lo sviluppo personale e sociale”.

Ferdinando Tozzi, delegato del sindaco di Napoli per l’industria musicale e l’audiovisivo.

Comunicato Stampa