Televisione – Achille Lauro, super ospite a Che tempo che fa, si racconta: dall’uscita di “Amore disperato” a quella del prossimo album, annuncia una Fondazione per i ragazzi in difficoltà.
Achille Lauro, pseudonimo di Lauro De Marinis è originario di Verona. Classe 1990 è un cantautore.
Noto per i suoi numerosi lavori spaziando nei diversi generi musicali, ha preso parte alla sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo con il brano “Rolls Royce”.
Ha partecipato alla settantesima edizione a Sanremo con il brano “Me ne frego”.
È stato ospite fisso a Sanremo nel 2021 interpretando cinque “quadri” musicali in omaggio alla “storia di tutti noi” come sottolineato stesso dall’artista.
E alla settantaduesima edizione del Festival ha portato “Domenica” accompagnato dall’Harlem Gospel Choir e diventato successivamente colonna di apertura del programma Domenica In per un’intera annata condotto da Mara Venier.
Lauro ha rappresentato San Marino all’Eurovision Song Contest 2022 con il singolo “Stripper”.
Nonostante la sua giovane età, Achille Lauro ha collaborato anche con Anna Tatangelo per la realizzazione di “Ragazza di periferia 2.0”.
“Amore disperato” è il nuovo singolo di Achille Lauro pubblicato su tutte le piattaforme digitali il 20 settembre del 2024.
Racconta di una canzone malinconica ma al tempo stesso molto intima per le sonorità utilizzate dal cantautore all’interno del testo, di un amore che ha come sfondo la città di Roma.
Ecco il videoclip ufficiale di “Amore disperato”:
Super ospite per la puntata di Che tempo che fa andata in onda domenica 3 novembre dallo Studio Rai di Milano, sul Nove – canale del digitale terrestre, subito dopo essersi esibito Achille Lauro è intervistato da Fabio Fazio, giornalista:
“Signore e Signori, Senato”, Achille Lauro! «Grazie di cuore».
È una bellissima canzone. Complimenti! «Posso dirti che le canzoni quando le scrivo arrivano proprio dall’alto a seconda del momento».
La canzone “Amore disperato” l’hai scritta a Los Angeles? «Sì. Mi alterno proprio tra Los Angeles e l’Italia. In un mondo così veloce, anche discografico, che ci richiede tanto lavoro, tanta produzione ogni tanto bisogna esserci e venirne fuori proprio per quanto si dimostra con il pubblico».
C’è una leggenda. Tu a Los Angeles avresti visto il Festival di Sanremo con Vasco Rossi? «Sì, proprio così! Mi trovavo a casa sua. È stato davvero fantastico, pazzesco poter stare insieme. Sono arrivate anche Madame, Alice».
A quale Festival ti riferisci? «Riguarda il Festival andato in scena nel 2024!».
È una leggenda fresca! Tra l’altro Vasco ha fatto delle belle dichiarazioni oggi, complimenti davvero! Questa ballad è molto intima sia nella sonorità che nel testo. E tu dici, che le ballate ti piacciono perché hanno un tempo che permettono raccontarti? «Allora scrivo e studio tantissimi generi passando dall’urban al punk-rock di Rolls Royce, dal punk-rock alla musica popolare alle grandi ballate. Comunque tutti questi generi sono una parte importante del mio percorso, che mi hanno permesso di consolidarle. Ci sono tanti esperimenti nelle canzoni e ci confrontiamo. Quando poi arriva la grande canzone che colpisce è sempre raro!».
La tua nuova canzone nasce da una storia vera, che tu hai raccolto? «È molto più semplice raccontare una storia vera. Invece è molto più difficile raccontare un qualcosa ed oltretutto farlo tuo».
La realtà supera l’immaginazione? «Sempre! Nasce così il tutto da una storia vera. Può essere importante quando l’amore va oltre all’amore, e ci mette in condizione per approcciare con una determinata persona».
Come tutti quanti sappiamo di ciò che hai fatto del tuo corpo, dei tuoi costumi una sorte di opera d’arte, potremo dire trasformista da sempre. E quest’anno farai anche il giudice ad X Factor. Hai fatto una fantastica evoluzione nel corso del tempo? Ti sei trasformato in giudice? «Yes! Posso dirti che non mi sono mai piaciute le parole trasformista e trasgressivo. Sono sempre stato molto coerente nel mio percorso».
Per esempio, David Bowie utilizzava il suo corpo come un’opera d’arte? «Sì. Ho cercato di vestire sempre le mie canzoni. Ed ho continuato proprio in questo modo. Oggi, credo che l’originalità è appunto importante ma essere al tempo stesso nell’essere unici, creando quel qualcosa che vada oltre».
La tua squadra è forte ad X Factor? «Ho fatto una bella selezione. Vorrei aggiungere, che X Factor è proprio il mio campo. Faccio proprio quello nella vita. Traduco, scrivo canzoni, creo, produco a trecento sessanta gradi spettacoli, e quant’altro. Ad esempio, a Sanremo ho creato la mia. Ed è stata la prova. Mi sento molto a mio agio e con un tutt’uno col pubblico, perché poi grazie a loro decidono chi funziona. O piaci, o non piaci. Non puoi farla piacere!».
Nel 2025 ci sarà l’uscita di un album, che si chiamerà “Ragazzi Madre – L’Illiade”. Tra l’altro è il titolo del dopofilm, ma Ragazzi Madre sarà anche il nome di una Fondazione, che l’hai concessa tu? «Il titolo riprende un mio album storico degli inizi, che mi ha permesso di diventare oggi, quello che sono. Ed è bello, perché parla dei ragazzi in difficoltà (nelle comunità, nelle carceri). E nasce così la Fondazione. Per le persone che lavorano assieme a me, e per come sono cresciuto rappresenta un bellissimo traguardo ed è un onore poterlo fare».
Ne parleremo quando vorrai. Quando il progetto sarà concreto ce lo vieni ancora a raccontare…«Volentieri!».
Lauro Grazie, rimani al “Tavolo” con noi. «Grazie».
Ospiti presenti al “Tavolo” troviamo Max Giusti nei panni di Cristiano Malgioglio, Ubaldo Pantani, Mara Maionchi, Simona Ventura, Maurizio Ferrini nei panni della Signora Coriandoli, Francesco Paolantoni, Stefano Sottile – altista, Ema Stokholma, Nino Frassica.
Altro ospite di puntata è stato Carlo Verdone, narrando a tutto campo per anticipare l’uscita di “Vita da Carlo”.
Sono tanti ingredienti necessari in vista di un altro anno davvero importante per l’artista Lauro, dove le novità saranno all’ordine del giorno.
Al momento ci gustiamo la sua ultima creazione musicale davvero potente!