Musica – Intervista a Gino e Noemi Scannapieco, i vincitori di The Voice Generations 2024.

Capitanati dal Team Clementino – Gino eNoemi Scannapieco, sua figlia, originari di Napoli, si sono aggiudicati la prima edizione del format televisivo “The Voice Generations” targato 2024, condotto da Antonella Clerici andato in onda su Rai Uno.

In un nuovo appuntamento per l’intervista, incontriamo proprio i vincitori. Innanzitutto grazie a voi per aver accettato il nostro invito. «Grazie a te». Determinazione costanza, amore per la musica, a The Voice Generations avete sbaragliato la concorrenza. Complimenti! Benvenuti Gino e Noemi a topnewspop. «Grazie, Grazie Mille».

Così si raccontano Gino e Noemi Scannapieco, super ospiti – nel corso di un’intervista rilasciata a topnewspop: La passione, l’amore per la musica scatta quando… G- «L’ho sempre avuta fin da piccolo. Poi si è sempre di più accentuata quando ho cominciato a cantare per conto mio con i primi piano-bar e stesso in quel momento, i miei genitori si erano resi conto che si poteva lavorare. Ho iniziato a studiare canto e poi da lì, è iniziato il mio viaggio verso la musica». N- «È scattata posso dire, da quando sono nata».

La prima volta che avete cantato davanti ad un pubblico è stato quando… «Insieme, in occasione di The Voice Generations. Considerando che fino a questo momento, Noemi aveva effettuato le sue serate ed io, le mie, però non ci eravamo mai incontrati su di un palco. E grazie a The Voice, c’è stato».

Cos’è il “palco” per Gino e Noemi Scannapieco? G- «Il palco è un’emozione indescrivibile. Sono state le emozioni che abbiamo provate su di quel palco. Posso dire, che è stata una grossa occasione per fare vedere di quello che stesso noi, abbiamo da esprimere a livello musicale e a livello emozionale al pubblico. Visto il risultato, probabilmente ci siamo riusciti».

Cosa rappresenta la musica? G- «La musica rappresenta davvero tutto: lo stato d’animo, il buio, la luce». Come definireste l’amore, padre-figlia? «È un accordo musicale perfetto!».

In un post social affermate, “Ciao ragazzi come state? Noi siamo ancora emozionati dalla puntata di venerdì scorso. Siamo andati via lasciando l’anima sul palco e non vediamo l’ora di ritornare per emozionarci ancora. E’ immensa la gratitudine che abbiamo per ognuno di voi, per l’affetto, la stima e il calore che stiamo ricevendo. Così è iniziato il nostro viaggio: con un vassoio di sfogliatelle e tanta voglia di cantare. Ci raccontate? «Si, esatto. Vorrei partire proprio dall’ultima frase citata, perché in effetti, siamo arrivati negli studi con questo vassoio che tra l’altro non sapevamo neanche dove posizionare, ma in primis avevamo tanta voglia di conoscere persone, di farci appunto conoscere proprio per come siamo. E avevamo pensato che questo modo, sarebbe stato quello più giusto – con un vassoio di sfogliatelle; rappresentandoci. Perché siamo napoletani e siamo come ci vedono le persone, trasparenti».

Noemi da piccola, ascoltava il papà Gino, cantare Alex Baroni? «Alex Baroni è la voce maschile di punta, alla quale mi ispiravo di più, perché in quel determinato periodo, gli anni 90, era la voce per eccellenza. A chi piacere cantare o per chi era perfezionista nel canto, ed aveva la cultura di Stevie Wonder e Brian McKnight, certamente – Baroni in Italia, rimaneva il top. Ed ha rappresentato sempre un mio desiderio incontrarlo – nonostante non si è arrivato questo sogno, con me rimane la sua musica, infatti mi cimento con diverse canzoni».

Umori, sensazioni ed emozioni, dopo aver vinto la prima edizione di The Voice Generations 2024? G- «Un turbine di emozioni, alcune anche contrastanti – perché dopo aver vinto il talent, vedremo quali saranno delle possibili risposte, per il dopo».  N- «Ci abbiamo messo un pò di tempo per realizzarlo, soltanto nel momento in cui, quando arrivati a Napoli, le persone hanno iniziato a fermarci e a complimentarci con noi. In quell’istante, avevamo capito, che effettivamente era reale quello che avevamo concretizzato». 

Ci svelate qualche retroscena di The Voice Generations? G- «La cosa bella di questa esperienza ha riguardato nel gruppo che abbiamo creato tra tutti i cantanti, davvero fortissimi. Posso ricordare, l’amore che ci accomunava, ovvero l’amore per la musica, oltre alla stima personale, davvero genuina, pura».

Al programma di Antonella Clerici, con la vostra performance avete guadagnato e scalato sempre più consensi, emozionando il gran pubblico… G- «Si, non ci aspettavamo tutto questo seguito. Anche perché se pensiamo alle visualizzazioni sul portale social di The Voice Generations, alla prima nostra esibizione, eravamo arrivati a più di cinque milioni, grandissima cosa».

Com’è stato far parte del Team Clementino? N- «Bellissimo! Perché come ho ribadito tante volte, anche sui social, Clementino è veramente un’esplosione di energia, emozioni, divertimento. È una persona molto spontanea e lavorare con lui si fa il tutto, in leggerezza. Posso aggiungere, che non c’è cosa più bella di aver trovato stesso Clementino, come Coach. Sarà uno dei ricordi più belli di questa esperienza».

Il consiglio più bello che Clementino, vi ha dato? N- «Di pensare un pò meno alla tecnica e di lasciarci andare, per emozionarci ancora di più».

Ci raccontate del calore della gente, al rientro nella vostra città natia? N- «Il calore che continuano a darci è immenso. Posso dire, che già da Milano, avevamo iniziato a percepire qualcosa – poi pian piano, appena arrivati in stazione. Inoltre nel treno, il giorno dopo, per andare a fare la spesa – è davvero una cosa a cui non siamo abituati. Non riuscivo a sostenere improvvisamente, tutto questo affetto, da parte della gente».

Noemi, nel novembre del 2021, hai condiviso una tua cover di Cynthia Erivo. Cosa ci puoi dire? N- «Della profondità e del calore della voce dell’artista. È meravigliosa, è un’artista con la A maiuscola. La sua voce è proprio come un abbraccio. Soprattutto in quel periodo, si trattava di un tema molto importante, ricorrente anche oggi, ovvero la lotta per la libertà e l’uguaglianza. E ci tenevo anch’io, a condividere un messaggio, così rilevante».

Gino nel 2008, hai partecipato a X Factor. Ci racconti?

G- «Ho partecipato ad X Factor, alla prima edizione in Italia, nel lontano 2008. Fu un’emozione incredibile, essendo tra l’altro, anche la mia esperienza televisiva. In una giornata, si cantò un sacco di volte, per la sfida nell’entrare a far parte del programma. Arrivammo io ed una ragazza in finale, e affermò, che una voce come la mia, non se la poteva far scappare. Queste parole mi riempirono il cuore di gioia, essendo davvero sincere».

Mentre a distanza di qualche anno, nel 2019, prendi parte al format televisivo musicale “All together now” G- «Si. Fu anche lì, una grandissima esperienza».

Professionalmente parlando qual è un autore che rappresenta più da vicino Gino artista-uomo e Noemi Scannapieco, cantante, artista, donna? G- «Mi ispiro a quelle sonorità che non sono magari italiane, però che al tempo stesso, si possono adattare. Posso citare, Alex Baroni, Brian McKnight. Anche se da buon napoletano, amo musicalmente Pino Daniele, le sue sonorità e quanto ci ha lasciato». N – «Fin da piccola, mi sono tanto ispirata come voce italiana, a Giorgia e, a Whitney Houston, all’estero».

Un motto per meglio definirvi sulla scena musicale? «Non mollare mai dalla canzone di Gigi D’Alessio».

Fragilità e punti di forza? G- «La fragilità dovuta dal carattere, definendomi un pò troppo pignolo e ansioso su tutto. Il punto di forza, la ritrovo nella musica». N- «Un pò troppo menefreghista e questa cosa va in contrasto con lui. Come punto di forza invece, è che quando salgo sul palco, tutte le mie preoccupazioni svaniscono».

Cos’è l’attesa? N- «Vivere un momento, sta proprio l’attesa. Ad esempio, l’attesa prima di salire su di un palco; non appena accade, sta già passando e subito dopo, ne scatta una successiva».

Cosa diresti alla Scannapieco bambina, che sognava calcare i palchi più prestigiosi, a livello musicale? E, alla donna, che sei diventata, oggi? «Non c’è fretta, di non sentirsi continuamente in competizione con gli altri – perché attraverso la musica, ognuno può esprimere ciò che sente e non c’è competizione, se non quella sana». Quant’è stato importante il supporto di papà, Gino, per questo percorso musicale, ma non solo? «È stato molto importante, perché entrambi sentivamo di avere un pò di responsabilità, dunque a vicenda ci siamo compensati. Posso aggiungere, che questa esperienza mi ha tanto responsabilizzato».

Da chi è scattata l’idea nel dire, dai partecipiamo a The Voice Generations, e diciamo la nostra…. N- «È partita da mio padre Gino, perché quando avevo capito che c’era a disposizione un nuovo format televisivo e mi suggerì di mandare il video. Quando siamo arrivati al provino in presenza, decidemmo di giocarcela fino in fondo».

Una o più canzoni, per descrivere questa magico momento? N- «Vivo per lei, racchiude tutto ciò che abbiamo provato in quei giorni, a The Voice Generations – poi può avere diverse interpretazioni. Sicuramente è una dedica alla musica, ma può essere anche una dedica d’amore tra un padre e una figlia e anche di più».

Sognando in grande, per il dopo The Voice Generations, qual è il prossimo orizzonte, dove puntate di partecipare e perché no, continuare a vincere?  N- «Al momento continueremo ad essere una coppia sul palco, puntando a crescere artisticamente in maniera individuale. Sogno tanto di partecipare a Sanremo, e credo che sia lo stesso anche per mio padre». Restando in tema, progetti futuri? N- «Vedremo. Posso dire, work in progress. Alcuni mesi fa, non immaginavamo neanche di arrivare a vincere The Voice Generations – quindi veramente la vita non smette davvero mai di sorprenderci».

In che modo vorreste lanciare un saluto ai nostri lettori e alle nostre lettrici di topnewsop? G- «Ci tengo a nominare due persone, che non fosse stato per loro, magari non ci trovavamo qui a realizzare questa intervista con te, per topnewspop. Ad un certo punto, avevo pensato di non partecipare più al format e poi, grazie ad Antonio Marino e Francesco Silvestri, hanno insistito a provarci credendoci tantissimo e siamo stati ripagati, di questa loro lunga visione».

Grazie Mille per la vostra disponibilità, la vostra professionalità! Grazie Mille a Gino e Noemi Scannapieco per essere stati con noi, e per quanto ci avete fatto rivivere attraverso la vostra narrazione del successo targato Rai, The Voice Generations 2024. G, N – «Grazie Mille a te, Moreno! Grazie Mille a topnewspop».

A tu per tu con Gino e Noemi Scannapieco i vincitori di The Voice Generations 2024. L’intervista
Gino e Noemi Scannapieco