Di e con Vincenzo Salemme per “Napoleano? E famme ‘na pizza”. Regia di Barbara Napolitano. Interpreti: Vincenzo Salemme, Vincenzo Borrino, Sergio D’Auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero, Fernanda Pinto.
Vincenzo Salemme è un attore, drammaturgo, comico, regista e sceneggiatore partenopeo originario di Bacoli. Si tratta della commedia teatrale di Vincenzo Salemme, andata in scena in quel della Città Partenope ed in contemporanea, anche su Rai 2 lunedì 17 aprile, in diretta televisiva grazie allo Studio Rai di Napoli.
Vincenzo Salemme, ha messo anche in risalto il ruolo dei tecnici, come Samara – La Sarta, Pierino – Direttore di scena, Enzo – Il macchinista, Samuel – Alle Luci, Luca – Alla Fonica.
«Queste persone rappresentano la parte tecnica della compagnia. Sono qui, perché quando ci fu la pandemia chiusero i teatri. Durante quella chiusura si facevano gli appelli affinché si riaprissero. Dietro alle artiste e agli artisti ci sono anche i tecnici ed io, aggiungo le tecniche, rivolgendomi a tutte Donne che fanno questo mestiere. In quei giorni, avevo detto che nel momento in cui saremmo tornati alla normalità mi piaceva che il pubblico si rendeva conto di tutto ciò che ruota attorno, dietro il teatro. Ed ecco tutto ciò».
Toccante considerazione eseguita da Vicenzo Salemme, a conclusione della commedia teatrale:
«Siamo arrivati alla fine di questa passeggiata nei vicoli della cultura partenopea. Ma prima di salutarvi vorrei fare una considerazione in merito delle differenze geografiche. Tutti noi si viene al mondo, senza sapere da dove arriviamo. Si arriva per caso o perché Dio così ha voluto grazie ad un gesto d’amore di nostra madre e nostro padre. Fino a che non ci fanno capire che la vita non sarà una passeggiata e, non lo sarà per nessuno. Soprattutto negli ultimi anni, siamo passati dalla pandemia da Covid-19 alla guerra. Abbiamo la guerra in Europa, dopo ottanta anni che non accadeva. Siamo disorientati, confusi. È come se fossimo finiti in un enorme sondaggio sempre nascosti dietro un’etichetta. Siamo il popolo, la gente, il ceto medio, le Partite Iva, i professionisti, i commercianti. Vorremmo unirci in un’etichetta. Invece non facciamo altro che dividerci. Ci dividiamo addirittura, per gusti sessuali, per differenze ideologiche (destra, sinistra), per differenze geografiche (nord, sud). Ci dividono addirittura, in maggioranze e minoranze. Ma chi stabilisce qual è la maggioranza e, qual è la minoranza. È proprio come se dietro a tutte queste etichette si stesse perdendo per sempre una figura fondamentale che rappresenta la persona. Noi siamo innanzitutto persone con un nome e un cognome, con una propria singolare identità, ne abbiamo diritto, dobbiamo rivendicarlo. Siamo ognuno e, ognuna diversi dagli altri. Ognuno è un universo autonomo, indipendente. Ci condividiamo con gli altri, ma siamo un’unicità. Sapete cosa rende originali? E speciali? La passione con cui viviamo, con cui affrontiamo le cose che facciamo, qualunque esse siamo. Non è l’illusione la passione. L’illusione è un sentimento infantile. Per esempio, quando ero ragazzo credevo di poter fare l’astronauta, poi la vita mi ha fatto fare l’attore. Il palcoscenico mi consente di esprimere la mia passione. Di quel signore di cui vi ho raccontato all’inizio che faceva il caffè, probabilmente nella vita avrebbe voluto, dovuto fare tutt’altro. Ma nel suo lavoro ci metteva amore. Ciò lo rendeva unico e speciale. Perché non è importante quello che facciamo ma in che modo lo eseguiamo. Non è il lavoro che nobilita l’uomo, ma è l’uomo che nobilita il lavoro. Dunque prima di salutarvi, alle ragazze, ai ragazzi che nasceranno nella mia città auguro il coraggio, l’intelligenza, l’ironia di essere sé stessi e, se stesse con i propri gusti e le proprie personalità. Inoltre alla gioventù di tutto il mondo, vorrei dire che tutti noi nella vita camminiamo sulle spalle di un gigante.
Il gigante è il passato che ci precede, le nostre radici, le nostre tradizioni. Infatti, lo diceva un filoso più di mille anni fa. Quel gigante ci consente di guardare più lontano, se sappiamo guardare dalle spalle di quest’ultimo e, non alle sue spalle. Le radici non sono una prigione. Ragazze e ragazzi, andate prima in giro per il mondo e, chiunque incontriate per strada non chiedete da dove viene, ma chiedetegli piuttosto dove vuole andare e, se quel viaggio lo vuole fare insieme a voi. E se qualcuno per gioco dovesse chiedervi: “Napoletana? Napoletano? E famme ‘na pizza”. Rispondetegli che Napoli è sì con gioia tutto quello che abbiamo raccontato stasera nel corso della commedia teatrale, ma è soprattutto Grecia, Spagna, Francia, è una acrofonia armoniosa di suoni e voci di paura, è nobiltà, ricchezza polverosa, astuzia senza luce. Non la capisco Napoli, la perdo tutti i giorni. Poi la ritrovo in sogno che ride, canta, immersa nel suo mare che frena i colpi di chi le spara al cuore».
Dopo il gran show, proseguiranno curiosità, novità teatrali e dall’artista Vincenzo Salemme.
Link social
Instagram Vincenzo Salemme: https://www.instagram.com/vincenzo_salemme_official/
@vincenzo_salemme_official https://www.instagram.com/instarai2/
@instarai2
Instagram Fernanda Pinto: https://www.instagram.com/fernandapintofficial/?hl=it
@fernandapintofficial
Instagram Moreno De Rosa: https://www.instagram.com/moreno_derosa/
@moreno_derosa
Facebook topnewspop: https://www.facebook.com/groups/1158722014764982
Facebook topnewspop: https://www.facebook.com/profile.php?id=100086742258641
Twitter topnewspop: https://twitter.com/TopNewsPop1
@TopNewsPop1
Instagram topnewspop: https://www.instagram.com/topnews_pop/
@topnews_pop