A partire da venerdì 3 febbraio è disponibile sulle piattaforme digitali come Spotify, il nuovo singolo di Marco Sentieri intitolato “Sono pazzo di te”.
Ritorna l’artista e cantautore campano Sentieri, con un brano d’amore dalla sonorità pop, ma anche dance.
Marco Sentieri è nato a Napoli ed è cresciuto a Casal di Principe.
All’età di 16 anni si è trasferito a Roma dove fonda la sua prima band “Il Quarto senso” un quartetto con cui si classificherà ai primi posti del “Sanremo rock Giovani”.
Due anni dopo, lasciò “Il Quarto senso” per cominciare la carriera da solista.
Negli anni Duemila, entrò a far parte di un’agenzia di spettacoli, che lo inserirà in importanti collaborazioni artistiche che gli consentono di poter strutturare la sua verve da performer.
Ha all’attivo aperture dei concerti di Clementino, i Gemelli Diversi, Rocco Hunt, Moreno, Neri per Caso.
Successivamente nasce la collaborazione con i “Pilla”, Nicola ed Alessandro, che insieme a Paolo formeranno i “Due Quarti”, ovvero i musicisti di Marco Sentieri.
Questa collaborazione li vede coinvolti per due anni, in cui eseguono circa duecento live tra i locali e le Piazze del Centro-Sud.
Parteciparono al contest nazionale “Tour Music Fest” nel 2016 con l’inedito “La nuova generazione”.
Marco con la sua band girò tutta l’Italia, toccando anche diverse tappe europee, come la Svizzera, la Romania, la Germania.
Diversi anni fa, Sentieri ha composto l’inno per la propria squadra di calcio “We are Albanova” e pubblicato, successivamente.
Inoltre Marco Sentieri ha calcato il palco dell’Ariston di Sanremo nel 2020, classificandosi al terzo posto eseguendo l’intenso brano “Billy Blu”.
Vanta anche di essere stato il finalista di X-Factor Romania.
Abbiamo il piacere di avere con noi, a topnewspop Marco Sentieri.
Così si racconta il cantante, l’artista e cantautore campano Marco Sentieri:
Ci siamo. Da venerdì 3 febbraio esce sulle piattaforme digitali un altro pezzo con una intensa sonorità. Il tuo nuovo singolo intitolato “Sono pazzo di te”, scatta dall’esigenza di…Ci racconti
«Parlare d’amore soprattutto di quello forte. “Sono pazzo di te” credo che sia una frase che ognuno di noi vorrebbe sentirsi dire e che andrebbe detta più spesso.
Quando si parla di amore vero, sai di poter fare anche pazzie, in senso positivo».
“Sono pazzo di te” tratta di una canzone romantica per la persona amata, la dolce metà…
«È una classica canzone d’amore dove si esprime quanto ce ne sia e quello che si è disposti a fare per la dolce metà, in una maniera molto free.
Il brano è esplosivo. Ha delle sonorità pop, ma se vogliamo anche dance».
L’uscita della nuova traccia sarà contenuta nell’album…
«Lancerò il nuovo brano solamente sulle piattaforme digitali.
Ho pensato di fare un esperimento. Ovvero quello di non aver effettuato lo sviluppo di un videoclip ufficiale.
Mi sono ispirato da Fabio Rovazzi, poiché anche lui ha lanciato singolo senza videoclip.
Considerando che le piattaforme determinano un pò quello che rappresenta il mercato soprattutto tra i giovani con Spotify per la maggiore su tutte, vorrei vedere in che modo viaggerà in rete.
Il singolo sarà sicuramente racchiuso in un album, ancora in fase di decisione. Prossimamente inserirò il ciclo di alcuni brani prodotti nel 2021, che sto lanciando a distanza di quarantacinque, sessanta giorni l’uno dall’altro e dopodiché ne manca uno, per poi pensare alla racconta dell’album.
Quasi sicuramente ci sarà l’uscita di una traccia, prima dell’estate».
Tenendo conto del nuovo singolo “Sono pazzo di te” nell’innamoramento, nell’amore, a vincere e dunque a far scattare la scintilla è questione di chimica o fisica, apportato ad una base di interessi comuni. Un tuo pensiero a riguardo
«Sì. Sicuramente è questione di chimica, di fisica, contano veramente tanto.
A volte per far scoppiare l’amore e la scintilla, conta quel pizzico di follia positiva.
Per esempio nel brano “Sono pazzo di te” si dice più volte “vorrei portarti su di un’isola deserta”. Ovvero quando si ha la voglia di amare a tal punto qualcuno, in modo da viverla in toto. Ed è una sensazione bellissima.
Inoltre nel brano troviamo “poter ritornare, ogni qualvolta si vuole”.
Quindi avere una sorta di jolly, che ti permette di vivere la storia d’amore, che si desidera».
A ridosso di dicembre 2022, mentre stavi montando l’albero di Natale, in famiglia, scatta una melodia che ti dà l’avvio alla scrittura di “Buon Natale a te”. Ci fornisci com’è nato il tutto?
«Cominciando a montare l’albero di Natale, i miei figli intonavano “Stiamo pronti per festeggiare. Inizia il Natale. Aggiungendo, “Buon Natale”.
In quel momento, andai a registrare il motivetto e subito dopo, feci un provino.
Lo mandai al mio producer. Insieme decidemmo di fare gli auguri di Natale in una maniera un pò diversa da quello che si utilizza fare di solito, attraverso il classico post sui social.
In soli due giorni, scrissi il singolo “Buon Natale a te” la registrammo, facendo una traccia, a sorpresa».
Partendo dal singolo “Billy Blu” con cui hai calcato il palco dell’Ariston di Sanremo nel 2020, intervallato dai pezzi “Sto perdendo il sonno” della scorsa estate, “Tu non c’eri”, “AliMentali” sino ad arrivare al singolo “Sono pazzo di te”, l’arte, la verve da cantante, artista, cantautore campano di fare musica in Marco Sentieri in che modo si è strutturata di anno in anno? E’ cambiata?
«Da chi è osservatore della mia musica, ha sempre detto di essere molto versatile.
E non a caso, quello che racconto in “Billy Blu” parla di sociale.
È un brano molto profondo anche nella maniera in cui è stato per lunghi tratti narrato, più che cantato.
Lo stesso di può dire per “AliMentali”.
Poi c’è l’esplosione di “Sto perdendo il sonno”, l’amore infinito di “Tu non c’eri”, sino ad arrivare alla pazzia d’amore di “Sono pazzo di te”.
Credo che Marco Sentieri si possa definire un’artista senza generi musicali.
Sono in continuo cambiamento, perché mi piace tanto sperimentare. Infatti non mi piace essere statico. Sono un’artista dinamico, parlando della scrittura».
Quali saranno le prossime tappe del tuo tour, targato 2023 lungo la Penisola? Ed in Campania?
«Per il momento siamo in pausa. Il tour comincerà probabilmente a partire tra marzo ed aprile. Abbiamo già delle date non ancora pubblicate, ma che tutti i miei amici che mi seguono sui social potranno essere aggiorni, ben presto.
Adesso siamo nella cosiddetta fase di allestimento.
Sarà un 2023 ricco di tante tappe così come lo è stato lo scorso anno, appena conclusosi, dopo due anni e poco più di fermo causa Covid-19.
Inoltre ho ricominciato a fare musica anche nei locali con i live insieme alla mia band, vedendomi presente in oltre 70 tappe in giro per la Penisola, in concerti con situazioni più intime, ovvero con al seguito massimo cento persone, non necessariamente andare a svolgere concerti come mi è capitato con migliaia di fan, presenti in Piazza.
Ho dunque alternato eseguendo entrambe le modalità di esibizione.
Credo che anche nel 2023 mi alternerò su quanto detto, non amando stare fermo.
Ogni qualvolta ho la possibilità di far ascoltare la mia musica, sono molto contento».
Cosa pensi della lista dei 28 Big che saranno in gara quest’anno a Sanremo? Chi è più nelle tue corde come identikit musicale?
«Sarà un fantastico Festival di Sanremo, avendo allestito un cast letteralmente da paura. Non vedo l’ora che inizi. Sono molto curioso di vedere la serata delle cover, proponendoci nomi davvero non male.
Ad esempio, pensando a quello che sarà di Giorgia Elisa ed Elisa, Paolo Vallesi ed I Cugini di Campagna e quant’altro.
Sicuramente Gianluca Grignani, si avvicina molto a quello che riguarda la mia idea di fare musica, adorando musicalmente parlando, di fatto la sua penna.
Ci saranno anche dei ritorni all’Ariston di Saremo, come quelli di Anna Oxa, il talento mostruoso di Marco Mengoni che mi interessa ascoltare, oltre al grande ritorno di Paola&Chiara.
Credo che sarà un Festival davvero molto interessante sotto tanti punti di vista».
Al termine del 2018 hai composto l’inno per la tua squadra di calcio, intitolata “We are Albanova”.
Ci racconti a riguardo del tuo legame e la passione, in senso calcistico.
Al momento la squadra partenopea è al quarto posto del Girone A in piena zona playoff a poche lunghezze di distanza dalla capolista Ischia.
Che sensazioni hai per il rush finale della tua Albanova?
«Sono molto legato alla squadra della mia città, l’Albanova.
Si tratta di una società nuova, storica.
Ricordo da bambino quando andavo allo stadio a vedere la Nazionale di calcio under 21, quando era in programma un’amichevole che terminò con il risultato di 3-3.
In campo c’erano Fabio Cannavaro, Alessandro Del Piero, Gigi Buffon.
È accaduto più di venti, venticinque anni fa.
Il tutto nacque da quando la squadra fu presa da una nuova dirigenza.
Mancava un inno per il team di calcio e chiamarono proprio me, per andarlo a strutturare. Così scattò il singolo “We are Albanova”.
Riguardo le sensazioni del rush finale di campionato, sono molto positive.
La compagine partenopea quest’anno è stata allestita veramente molto bene.
Si fa rispettare su tutti i campi, ed è a pochissime lunghezze di distanza dalla capolista, Ischia.
Credo che l’Albanova Calcio se la può giocare fino in fondo e tutto il popolo partenopeo vicino all’Albanova, si augura il passaggio di categoria».
Quando ti cimenti nella scrittura di un singolo, cosa pensi? E subito dopo la realizzazione della traccia musicale, qual è lo step successivo che comunichi ai membri della tua band?
«La mia ispirazione è varia. A volte il mio producer mi invia un beat per poi ascoltarlo, farmi venire delle sensazioni positive ed andarci a scrivere sopra.
Delle altre volte invece, come è accaduto per “Buon Natale”, mi viene un motivetto e lo vado a registrare in studio oppure attraverso una registrazione vocale del cellulare.
Ascoltando il motivo, vado a crearmi il tutto. Da quel momento, scatta una base di lavorazione ovvero di andare a creare la cosiddetta struttura del singolo.
Ci sono brani che scaturiscono in poco tempo, mentre altri richiedono del tempo in più.
Ora sto uscendo con questi brani, anche se sto lavorandoci su già da diversi mesi a questa parte.
Infatti ne ho veramente tanti di singoli, dove cambierò musicalmente.
Ascolterete una versione ancora diversa alla fine del 2023. Anche per quello che sarà prossimamente, porterò un’altra faccia di me in cui ci sto lavorando da mesi».
Ti piacerebbe far parte anche del cast di un programma, di un format televisivo?
«Sì. Da sempre molte persone mi dicono che ho una voce radiofonica, televisiva.
Ad oggi, siamo presi dall’utilizzo dei social network e per lo più dalle piattaforme digitali, come ad esempio Netflix».
Qual è il tuo motto?
«Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Posso dire che questa frase ce l’ho fatta disegnata su un anello, che porto sempre con me».
Cosa rende una traccia di tre minuti o poco più, indimenticabile dal cuore di chi l’ascolta e alla massa?
«Quando in una determinata traccia si trova qualcosa su cui rispecchiarsi.
Nei brani capita che ognuno cerca qualcosa che lo rispecchi e se riesce a trovarlo, quel brano diventerà sicuramente indimenticabile.
Infatti quando ascolto un pezzo e all’interno ritrovo una frase che mi rispecchia, succede che entra a far parte di me.
Può riguardare una hit estiva oppure un brano più profondo».
Progetti futuri?
«Ci saranno delle pubblicazioni musicali periodiche e sistematiche, che verranno successivamente racchiuse all’interno di un album».
Da cantante, artista, cantautore campano, in che modo vorresti concludere la nostra intervista per salutare lettori e lettrici di topnewspop?
«Riuscire ad avere il giusto è già una gran cosa.
Perseguire ogni singolo ideale e poter raggiungere gli obiettivi prefissati».
Grazie Mille per la tua disponibilità Marco Sentieri!
A presto!
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