Dopo gli esordi da ala tornante, si affermò come centravanti, facendo notare dinamismo, tecnica e velocità.
Nella fase iniziale della carriera, tra il 1986 e il 1991 fu capocannoniere di quattro diverse competizioni, a seguito di un progressivo incremento dell’efficacia realizzativa sotto porta.
Mise a segno numerose reti, spesso in acrobazia, caratteristica che gli valse il soprannome di “Stradivialli”, coniato da Gianni Brera.
Si avvicinò al mondo del calcio iniziando a dare i calci al pallone, partendo dall’oratorio di Cristo Re, al villaggio Po della sua città nativa, Cremona.
Entrò nel vivaio del Pizzighettone, per poi passare alla Cremonese.
Nella stagione 1980/1981, ottenne 2 presenze nel campionato di Serie C.
Il debutto in Serie B avvenne il 27 settembre 1981, in un ko per 0-3 con la Sambenedettese.
Nei quattro campionati con la maglia grigiorossa in 105 presenze effettuò 23 goal.
Nella stagione 1983/1984 fu impiegato da tornatore di fascia da Coach Emiliano Mondonico, e riuscì ad essere tra i protagonisti della Cremonese, che dopo 54 stagioni ottenne la promozione in Serie A.
Ancora nell’estate del 1984 passò alla Sampdoria.
Esordì in Serie A il 16 settembre dello stesso anno, proprio contro la sua ex squadra.
Segnò il primo goal nella massima serie, tre mesi dopo contro l’Avellino.
Si aggiudicò la Coppa Italia.
Nell’estate del 1986 Vialli agisce da prima punta e scaturisce subito un’intesa con il tandem formato da Gianluca Vialli e Roberto Mancini, con l’ambiente doriano che li definì “I gemelli del goal”.
Ha fatto parte della Nazionale Under 21 collezionando 21 presenze e 11 reti, di cui 4 siglate nel campionato europeo di categoria del 1986 dove divenne il miglior realizzatore dell’edizione.
Esordì con la nazionale maggiore il 16 novembre del 1985, all’età di 21 anni, nell’amichevole Polonia-Italia terminata 1-0.
Venne poi convocato da Enzo Bearzot per il Campionato del mondo del 1986 in Messico.
Durante la successiva guida tecnica di Azeglio Vicini, Gianluca Vialli divenne uno dei pilastri del gruppo azzurro. Fu schierato al fianco di Altobelli e realizzò il suo primo goal in Nazionale il 24 gennaio del 1987.
Il 26 aprile del 1989, nell’amichevole contro l’Ungheria vinta per 4-0, scese in campo per la prima volta con la fascia di capitano azzurra.
L’anno seguente, partecipò alla conquista del terzo posto al campionato del mondo del 1990.
Con la maglia della Sampdoria, nella stagione 1990/1991 arrivò lo Scudetto, il primo e unico finora nella storia del club ligure.
Vialli divenne capocannoniere del campionato, realizzando 19 reti.
Nel 1992 disputò la sua prima finale di Coppa dei Campioni, persa a Wembley contro il Barcellona.
Al termine della stagione 1991/1992 Gianluca Vialli si trasferì alla Juventus. Si andò a collocare in un reparto offensivo che vedeva già la presenza di Roberto Baggio, Fabrizio Ravanelli e un’annata dopo, si completò con l’arrivo di Alessandro Del Piero.
Dalla stagione 1994/1995 con il nuovo tecnico Marcello Lippi, divenne il fulcro dell’attacco bianconero.
Al termine dell’annata, conquistò il secondo Scudetto e la quarta Coppa Italia della propria carriera.
Vialli trascinò i suoi compagni alla conquista della Supercoppa italiana, ultimo trofeo nazionale, che mancava all’interno della bacheca bianconera.
Nell’arco dell’edizione di Champions League segnò due reti, in semifinale contro il Nantes-Atlantique e nella finale vittoriosa di Roma contro l’Ajax. Fu l’ultima partita giocata con la Juventus, con cui disputò 145 partite e collezionando 53 goal.
Nel campionato 1996/1997 passò al Chelsea.
Successivamente nell’annata 1998/1999 giunse la vittoria in Supercoppa, imponendosi per 1-0 sul Real Madrid.
Il 9 marzo 2019 fu nominato dalla Federazione Italiana del Calcio, la FIGC, insieme a Francesco Totti, ambasciatore italiano per l’Europeo del 2020.
Dal novembre del 2019 entrò nei ranghi della FIGC come capo delegazione della Nazionale italiana, allenata dall’ex compagno di squadra Roberto Mancini.
Con il ruolo che gli fu conferito da Dirigente, dopo il rinvio per la pandemia da Covid-19, prende parte alla vittoriosa spedizione italiana al Campionato Europeo del 2020, diventando giorno dopo giorno, una figura di spicco dello spogliatoio azzurro, a livello umano e per il fantastico siparietto prima delle sfide nel pullmann della Nazionale.
Per gli amanti dello sport, è difficile dimenticare l’abbraccio in lacrime con l’ex compagno Roberto Mancini, dopo la finale di Wembley all’Europeo 2020, vinta dall’Italia (1-1 ai tempi regolamentari, dopo i tempi supplementari, ai i calci di rigore: 3-2).
Il 14 dicembre 2022 sospese i suoi impegni con la Nazionale italiana per sottoporsi alle cure e per lottare contro un male.
Tra squadre di club, nazionale maggiore e nazionale Under 21, Vialli ha disputato 753 partite segnando 286 reti, con una media realizzativa di 0,38 gol a partita.
Ci lascia l’ex attaccante Vialli, aveva 58 anni.
Nella sua carriera è passato tra l’esperienza di calciatore, allenatore e dirigente.
Con l’amico Massimo Mauro ha preso parte creazione della Fondazione “Vialli e Mauro” per la Ricerca e lo Sport Onlus.
Gianluca Vialli ha lottato a lungo in campo, uno tra i più forti attaccanti, grande conoscitore essendo anche un attento commentatore sportivo e nella sua lunga battaglia, è mancato segnare un fondamentale goal, in zona Cesarini.