Musica – ‘Cries and Whispers’: è uscito il nuovo album dei Corde Oblique disponibile in formato Cd e digital attraverso la label The Stone Of Naples Records.
Dopo cinque anni di silenzio discografico, i Corde Oblique tornano con un nuovo album studio, intitolato ‘Cries and Whispers’, appena pubblicato dalla label The Stones of Naples Records. Si tratta dell’ottavo lavoro in studio della band (senza contare gli album live), che coincide con il ventennale della loro formazione: il progetto, nato nel 2005 per volontà del chitarrista e compositore Riccardo Prencipe, celebra così vent’anni di attività.
Il titolo dell’album è un omaggio all’omonimo capolavoro cinematografico di Ingmar Bergman, ‘Sussurri e grida’, e riflette la struttura bipartita del disco: ‘Cries’ (Grida), che esplora sonorità post-rock, metal e shoegaze, e ‘Whispers’ (Sussurri), dedicato invece a atmosfere neofolk.
Riccardo Prencipe racconta: «Negli anni ’90, quando avevo 18 anni, suonavo in una band che faceva metal estremo, oltre ai miei Lupercalia. All’epoca, però, trovavo quel genere un po’ troppo convenzionale e decisi di abbandonarlo, pur continuando ad ascoltarlo. Per anni ho sognato di tornare alle mie radici, ma in modo diverso, meno scontato, sfruttando l’esperienza maturata in vent’anni di produzione discografica. Così ho concepito un album diviso in due volumi, apparentemente opposti, dove la chitarra classica, suonata con tecnica da conservatorio, si fonde con quella elettrica, in un mix di post-rock e riff death/black metal. Queste due anime sonore hanno sempre convissuto dentro di me.»
L’album include 10 tracce inedite, una cover degli Alcest (‘Souvenirs d’un autre monde’) e una versione per chitarra della ‘Gnossienne n. 1’ di Erik Satie. Arricchiscono il progetto diverse collaborazioni, tra cui Simone Salvatori (Spiritual Front), Denitza Seraphimova (Irfan), Luigi Rubino (Ashram) e l’attrice Maddalena Crippa.
La copertina è firmata dal pluripremiato fotografo indonesiano Hardijanto Budiman, già autore dello scatto dell’album precedente, ‘The Moon Is a Dry Bone’.
Le tracce sono state registrate da Massimo Aluzzi presso lo Splash Studio di Napoli, mixate da Aluzzi e Andrea Cutillo, e masterizzate da Graeme Durham presso The Exchange Studio di Londra.
La formazione dei Corde Oblique per questo progetto include: Riccardo Prencipe (chitarra classica, acustica ed elettrica), Rita Saviano, Caterina Pontrandolfo, Denitza Seraphimova e Simone Salvatori (voci), Maddalena Crippa (narrazione), Edo Notarloberti (violino), Alessio Sica (batteria), Umberto Lepore (basso e contrabbasso), Luigi Rubino (piano), Michele Maione (percussioni), Salvio Vassallo (sintetizzatore), Daniele La Torre (mandolino e mandola).
Con ‘Cries and Whispers’, i Corde Oblique si confermano come uno dei progetti più originali e poliedrici della scena musicale indipendente, unendo tradizione e innovazione in un disco che promette di lasciare il segno.
BIOGRAFIA BAND
Il progetto artistico diretto da Riccardo Prencipe nasce a Napoli nel 2005. Diplomato in chitarra classica presso il Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella, a partire dal 2005 Prencipe ha pubblicato otto album come Corde Oblique, distribuiti in Europa e nel mondo da case discografiche in diversi paesi (Russia, Cina, Germania, Francia e Portogallo). I brani originali proposti dall’ensemble parlano della storia dell’arte italiana e di un Sud “selvatico e talentuoso”. Negli anni molti sono stati i/le cantanti che hanno partecipato come ospiti negli album dei Corde Oblique, tra cui: Duncan Patterson (Anathema), Denitza Seraphim (Irfan), Peppe Frana (Micrologus), Donatello Pisanello (Officina Zoé), Simone Salvatori (Spiritual Front), Miro Sassolini (Diaframma), Andrea Chimenti, Maddalena Crippa, Floriana Cangiano (Flo), Sergio Panarella e Luigi Rubino (Ashram), Alessandra Santovito, (Hexperos), Spyros Giasafakis (Daemonia Nymphe), Corrado Videtta (Argine), Walter Maioli e Luce Maioli (Synaulia), Charles Ferris (Sineterra), Michele Maione, Carmine Ioanna, Quartetto Savinio. La band svolge dal 2000 un’intensa attività live in Italia, Cina (“La prima band italiana del circuito underground ad effettuare una tournée così lunga in un paese che sempre più si apre al mondo occidentale” – Il Corriere del Mezzogiorno), Francia, Olanda e Germania.
Comunicato Stampa