Calcio – Post gara di Italia-Albania, intervista a Luciano Spalletti.
Così si racconta il CT Luciano Spalletti ai microfoni Rai, subito dopo la prima gara del Girone B degli Europei 2024, contro l’Albania decisa da Barella: Ci sono state cose buone questa sera, soprattutto nel primo tempo dopo quell’avvio shock? «Si sono viste tante cose buone, che debbono però portare da qualche parte. Perché altrimenti, sono fine a sé stesse. C’è appunto la possibilità di andare a far male più volte; poi puoi riuscirci o meno. Invece non siamo andati a prendere quella direzione del finire l’azione il prima possibile. Ce la siamo preparata, costruendo la possibilità di andare a puntare la linea difensiva e poi siamo tornati indietro – ci siamo ritagliati uno spazio, per finire l’azione, altrimenti si cambia idea, ma dopo. Invece noi, l’abbiamo cambiata troppo spesso, troppo velocemente riguardo all’idea di andare a far male».
È una Nazionale che ha dimostrato di non poter fare a meno di un Barella del genere? «È una Nazionale che può far a meno di chiunque. Perché noi abbiamo 26 calciatori, che sono forti. È un modo di parlare sbagliato di una Nazionale che dipende da un giocatore».
Parliamo invece anche della ripresa. C’è stato un calo di che cosa? Attenzione, fisico? Abbiamo visto che richiamava moltissimo Frattesi? «Nel secondo tempo loro hanno dovuto provare a fare qualcosa di più perché stavamo perdendo. Noi su questo fare qualcosa di più, ce lo dobbiamo ritagliare nella possibilità di avere ancora più spazio in avanti. E invece, nella salita, siamo stati risucchiati dalla loro linea difensiva. Spesso non li abbiamo seguiti nella loro pressione. Quando siamo stati bravi in ciò, siamo arrivati fino al limite dell’area».
Grazie